Vivere sulla frequenza dell’Amore significa come prima cosa assumersi l’auto-responsabilità di
sintonizzarsi su quella frequenza
Il rapporto con me e Mia nasce in seguito a un periodo buio molto intenso della mia esistenza.
Pochi mesi prima che Mia entrasse nella mia vita ho vissuto anche il lutto di Kimono che era il cavallo con il quale avevo ripreso da pochi mesi a cavalcare dopo venticinque anni.
Coincidenze molto particolari mi hanno portata a conoscere Mia e percepire nel profondo del mio cuore
che lei sarebbe stato il cavallo che avrebbe percorso con me parte della mia vita e con il quale crescere
insieme come persona, come donna ma anche come cavaliere. Ma anche divertirmi, rilassarmi, godere ogni attimo di spensieratezza che questo animale ci può regalare.
Oggi stavo riflettendo su qualcosa che mi risulta veramente difficile dare una risposta.
Quante volte noi esseri umani siamo condizionati dal nostro passato per instaurare una nuova relazione?
Qualunque essa sia. Di lavoro, di coppia, di amicizia,…abbiamo sempre il passato che ci condiziona, le
paure, i vecchi schemi, le vecchie ferite, le credenze.
Se abbiamo vissuto un tradimento, ci risulterà difficile fidarci nuovamente di un uomo o di una donna, ci
vorrà sicuro tempo e comprensione da ambedue le parti.
Se abbiamo vissuto uno sgarbo in una relazione d’amicizia, saremo sempre condizionate nell’iniziarne una nuova, in una qualche maniera prevarrà la diffidenza, la paura, la chiusura iniziale e il non essere
pienamente sé stessi. Anche qui ci vuole tempo prima di poter godere appieno dell’amicizia.
Se abbiamo vissuto la ferita dell’abbandono o del rifiuto durante l’infanzia, queste ultime in un modo o
nell’altro ci seguiranno sempre durante tutte le relazioni indipendentemente dall’intensità e dalla
consapevolezza acquisita con la maturità, la crescita e soprattutto con il proprio lavoro interiore.
E invece con gli animali non è così, nonostante si ha vissuto un dolore, un lutto, delle cadute e anche delle sfide con i propri animali, io ora mi riferisco principalmente al cavallo, quando arriva un nuovo cavallo a far parte della tua vita non c’è passato che condiziona e che blocca, sicuramente ci sono i ricordi e gli insegnamenti appresi, ma si riesce a vivere quel tipo di rapporto intensamente, profondamente nella presenta e nella pienezza della sua unicità.
Mi piacerebbe tanto che anche questo si manifesti fra noi esseri umani ma mentre scrivo mi sta arrivando la risposta che se imparassimo tutti a vivere sulle frequenze dell’Amore e aver fatto pace e perdono con il passato quest’ultimo non ci condizionerebbe più.
Ma cosa significa vivere una relazione, qualunque essa sia sulle frequenze dell’Amore?
Beh credo innanzitutto accettare l’altra persona così com’è perché se è arrivata a fare parte della nostra
vita senza che la cercassimo un motivo più elevato c’è, chi deve uscire dalla nostra vita, esce senza fare
rumore perché c’è la consapevolezza di non poter più dare e ricevere, ma è importante chiudere ogni
relazione e lasciarla andare nell’Amore e nella gratitudine. Le rotture portano solo sofferenza per chi le vive e per chi le attua e sarà difficile poter creare lo spazio per qualcosa di nuovo incondizionato. Vivere le relazioni sulla frequenza dell’Amore significa mostrarsi per chi si è veramente, con le proprie vulnerabilità, le proprie paure, ma anche i propri doni, i propri valori. Vivere una relazione sulla frequenza dell’Amore è rispettare lo spazio dell’altro e viceversa per potersi sentire liberi di essere sé stessi fino in fondo, liberi di vivere quella condizione di totale connessione senza forza ma così spensierata, di gioia e di pura sincronicità. Vivere sulla frequenza dell’Amore significa come prima cosa assumersi l’auto responsabilità di sintonizzarsi su quella frequenza.
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